Il “Financial Times” ha rivelato che le autorità cinesi hanno proibito qualunque tipo di investimento straniero all’interno delle case di produzione di film e tv. La testata ha pubblicato un’intervista fatta a Zhu Hong, membro dell’amministrazione statale di Radio, Film e Televisione (Sarft), che ha affermato che “la nuova politica temporaneamente non approva la creazione di nuove joint venture”. La presa di posizione capovolge la legge approvata nel 2004 che permetteva alle società internazionali di acquistare quote minoritarie nelle produzioni locali. Zhu Hong ha sottolineato che “è lecito investire in produzioni cinematografiche o individuali ma che lo stato non approva la creazione di joint venture dedicate alla produzione”
Autorità cinesi chiudono la porta agli stranieri

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