La notizia ha scatenato la reazione di blogger e utenti indignati che gridano allo scandalo e al complotto nei confronti della libertà di espressione. ” Attenti, questa è la goccia che può far traboccare il vaso: si tratta di una dichiarazione di guerra alla rete e noi non ci tireremo indietro ” scrive un utente sul gruppo Facebook , Salva i blog!, al quale sono iscritte già 32mila persone. Ma la protesta contro questa norma viaggia nel mondo virtuale ma anche in quello reale. Il movimento hacker si è già messo in moto e sta pianificando i nterventi dimostrativi online . Anche la gente comune si sta organizzando: giovedì 29 settembre a Roma si terrà una manifestazione organizzata dal Comitato per la Libertà e l’Informazione in concomitanza con l’arrivo alla Camera del nuovo disegno di legge sulle intercettazioni. Interventi di critica anche dal fronte politico : da parte del ministro Giorgia Meloni, ” Errore da modificare “, c’è già la promessa di un emendamento con un compromesso: sanzioni ridotte, la chiosa per la rettifica ” quando tecnicamente possibile “, da 48 ore a dieci giorni di tempo per farla. L’opposizione preannuncia barricate: ” Chi ammazza i blog ammazza la libertà “. Lo scontro in aula dalla prossima settimana.
Bavaglio alla rete, le prime reazioni

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