Il Bellaria Film Festival 2014 ha una nuova direzione, ma l’anima è la stessa. Il documentario resta infatti al centro della manifestazione, così come lo saranno gli autori emergenti o che al contrario hanno già ampiamente dimostrato di esprimersi al meglio nel genere. La novità vera è però che il tradizionale premio speciale Casa Rossa alla carriera sarà ritirato da un documentarista per caso, Gianni Amelio, il cui Felice chi è diverso ha folgorato gli spettatori dell’ultima edizione del Festival di Berlino e commosso i tanti che hanno avuto la fortuna di vederlo. Al #Bff32 (1-4 maggio) undici i titoli, molti dei quali già passati e apprezzati in vari festival italiani : un meglio del meglio che permette di apprezzare appieno la vitalità del nostro documentario. Si va quindi da I fantasmi di San Berillo di Edoardo Morabito a L’uomo sulla luna di Luciano Ricci, da P osidonia. I fondali della metropoli di Marcello Anselmo a Sale di Lele Marcojanni. A giudicarli Mario Balsamo, Martha Capello, Agostino Ferrente, Pinangelo Marino e Giovanni Piperno.
Bellaria premia il doc di Gianni Amelio

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