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15 Maggio 2007 | Attualità

Berlusconi Jr: “Rai sarà grande cliente per Endemol”

Dopo l’acquisizione di Endemol, per Mediaset si apre una fase di espansione sui mercati internazionali, mentre la Rai continuerà a essere un grande cliente italiano. In sintesi è questo il Piersilvio Berlusconi che, all’indomani dell’acquisto da parte di Mediaset del 75% di Endemol, spiega le strategie del gruppo in un’intervista al Sole24Ore. Di seguito altre dichiarazioni in merito all’acquisto di Endemol da parte di una cordata con Mediacinco Cartera SL (gruppo Mediaset), Cyrte Fund II (John De Mol) e GS Capital Partners VI. “ Sarà nostra cura e nostro interesse preservare l’indipendenza di Endemol. Entreremo in punta di piedi, rispettando assolutamente il management, perché è un’azienda di creativi e di intelligenze. Cercheremo anche di far tesoro della loro capacità di stare sul mercato e di inventare prodotti”. ( Fedele Confalonieri, presidente Mediaset ) “Mediaset, azienda televisiva e di media, molto forte e sana in Italia oggi si sente pronta a una prospettiva più larga, più di sviluppo e ha deciso di muoversi con decisione sui mercati internazionali. L ‘attività di Endemol non sarà legata agli interessi esclusivi di Mediaset e la Rai continuerà a essere un grande cliente italiano di Mediaset”. ( Piersilvio Berlusconi, vicepresidente Mediaset ) “Vedo con favore il rafforzamento di un’azienda italiana, ma questa operazione rafforza le ragioni della lettera (di Padoa-Schioppa, ndr) sull’incapacità e crescente difficoltà della Rai di svolgere una strategia concorrenziale”. ( Romano Prodi, presidente del Consiglio dei ministri ) “Una cosa positiva, perché fa chiarezza e dà a Mediaset, una grande azienda italiana, la possibilità di competere sul mercato multimediale. E’ anche uno stimolo per la Rai, che non può più fare lo struzzo e far finta di non vedere. Il re è nudo: bisogna reagire. Altrimenti è l’inizio della fine. si va verso uno scenario in cui le fasce di ascolto più importanti della Rai sono di Mediaset: questo va bene o no? Se non va bene, spiegavo, bisogna reagire. Come? Innanzi tutto, uscendo dalla logica di asservimento ai format internazionali e globalizzati per stimolare la produzione interna e esterna, cioé la realizzazione di format prodotti o partecipati dalla Rai . Seconda via di uscita, una rivisitazione intelligente e modernizzante dei format storici della Rai , penso soprattutto all’intrattenimento. Terza strada, una politica del personale completamente diversa, che porti verso una selezione di intelligenze e talenti legati in vario modo in esclusiva con la Rai . Se la Rai non ritorna a essere titolare di diritti, cioé creatrice di valore, si riduce a essere un canale distributivo con 10mila dipendenti, cosa che credo non interessi a nessuno. Le ristrutturazioni fatte in questo senso dalla Bbc, da France 2 e 3 e perfino dalla tv spagnola possono essere un punto di partenza e di riflessione necessaria per ritrovare il ruolo centrale del servizio pubblico”. ( Giovanni Minoli, direttore di Rai Educational ) “Da queste prospettive di rafforzamento e di sviluppo, anche tecnologico non può essere escluso a nostro avviso il settore vitale dell’informazione, che sta vivendo a livello nazionale un’emergenza senza precedenti per il rifiuto degli editori della Fieg di riconoscere il ruolo e l’autonomia dei giornalisti italiani, impedendo il rinnovo del contratto di lavoro scaduto da 810 giorni”. ( nota del cdr del Tg5 ) “E’ importante che le aziende italiane si internazionalizzano, Mediaset è un’ottima televisione generalista, credo che faranno un ottimo lavoro a dirigere Endemol”. ( Tom Mockridge, amministratore delegato di Sky Italia ) “E’ un fatto positivo, dimostra la vivacità degli investimenti italiani all’estero in questo settore. Mi auguro ora ci sia più innovazione dei contenuti”. ( Stefano Parisi, amministratore delegato di Fastweb ) “E’ un fatto rilevante nel panorama dell’industria televisiva ma che necessiterà di una attenta riflessione e valutazione quando saranno chiari i termini dell’accordo”. ( Claudio Cappon, – direttore generale Rai )

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