Il peggiore investimento ipotizzabile nei primi mesi di quest’anno è stato, senza nemmeno l’ombra di un dubbio, quello di Bitcoin . La valuta virtuale, in grande ascesa dalla seconda metà del 2013, tra gennaio e marzo 2014 ha perso il 38% del proprio valore. La moneta, proprio nel momento in cui cominciava a essere riconosciuta e accettata da alcune importanti realtà commerciali e da molti mercati, ha subito ripetuti attacchi hacker e la bancarotta di Mt.Gox , piattaforma principe per lo scambio di Bitcoin, fino a sfiorare il collasso. I numeri sono impietosi: lo scorso novembre, la moneta aveva raggiunto i 1.200 dollari (ne valeva 14 a gennaio 2013), mentre oggi si attesta a poco più di 700. L’ennesima bolla speculativa di questi anni, questa volta quanto mai intangibile, è scoppiata prima ancora di divenire fenomeno di massa , lasciando comunque diversi investitori a tasche vuote. Bitcoin ha perso terreno più del rame (-10,5%), della Borsa russa (-9,1%) e dell’indice Nikkei (-9%) nell’ultimo trimestre, mandando in fumo centinaia di milioni di dollari.
Bitcoin, la scommessa perdente del 2014

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