Improvvisazione, genialità, riciclo ante-litteram e comprensione profonda dei meccanismi mediali della tv. Blob è tutto questo e ormai da un quarto di secolo rielabora il mondo tramite il taglia e cuci di filmati televisivi: per festeggiarne il compleanno, Rai 3 ed Enrico Ghezzi, il suo creatore, si inventano Blob in diretta. Il programma, che ha esordito nel 1989 , si omaggia a modo proprio, con un’edizione speciale gestita da Flavio Insinna, un non-conduttore di una trasmissione che si monta e rimonta in diretta, per un pubblico totale che non c’è. “Un programma destrutturato – dice il direttore di Rai 3, Andrea Vianello, raccontando Blob – , una materia magmatica che scorre nel nostro palinsesto” . L’idea è sempre quella di ricomporre spezzoni audio e video tratti dalle emittenti tv e dal web in uno studiato montaggio che ne rovescia il segno , aumentandone la valenza e le interpretazioni, proprio come spesso fa (consapevolmente o meno) la televisione. La storia nazionale e internazionale vengono ripercorse dal flusso di frammenti a montaggio rapido , coerente solo rispetto alla rilettura degli autori: da Tangentopoli alle guerre nel Golfo, dall’11 settembre a Sanremo, passando per il calcio e gli strilli della politica, Blob dà conto degli ultimi 25 anni di mondo (televisivo e non). Un racconto che fa “sorridere e inorridire” , chiosa Vianello, proprio come la giostra “autonoma e anarchica” messa in piedi da Ghezzi.
Blob, i 25 anni della tv che rimonta la realtà

Guarda anche: