Capitali privati in Poste, ma anche azioni gratis ai dipendenti. “Va nella direzione che auspichiamo, è quello che chiediamo” . Così il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni commenta le indiscrezioni di stampa sul via libera arrivato ieri dal Comitato privatizzazioni all’ingresso di capitali privati per il 30-40% in Poste Italiane. “Noi però chiediamo anche che la quota” riservata a titolo gratuito ai dipendenti “sia più elevata” rispetto al 5% di cui parlano le indiscrezioni, “deve essere almeno come in Gran Bretagna, dove si è permesso ai lavoratori delle Poste di avere il 10% delle azioni”, ha spiegato il segretario della Cisl. Per Bonanni è necessario che i dipendenti di Poste Italiane “possano gestire la loro quota azionaria in modo collettivo, così da avere un potere dei lavoratori più definito” . In ogni caso un’operazione simile per il leader della Cisl rappresenta ” un avanzamento culturale, sindacale e politico molto forte per un’azienda che ha 130 mila dipendenti circa e che ha ruolo strategico nei servizi e nell’economia italiana”.
Bonanni: Poste, vanno bene i privati ma dipendenti siano azionisti

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