I dipendenti pubblici non potranno più navigare la rete per fini privati. Il ministro Renato Brunetta ha definito le direttive sull’utilizzo del web al lavoro. Il documento ricorda che vi è “ l’obbligo, sancito da norme di legge (anche di rilevanza penale) e di contratto, di adottare comportamenti conformi al corretto espletamento della prestazione lavorativa e idonei a non causare danni o pericoli all’azienda ”. I trasgressori sono a rischio sanzione. Alle Pa viene inoltre lasciato margine di controllo per adottare “ le misure necessarie a garantire la sicurezza e l’integrità dei sistemi informativi ”. Fulcro del sistema è la trasparenza nei rapporti (e nei controlli) tra compagnie e lavoratori. In barba alle ricerche che mostrano gli effetti benefici della rete sulla produttività, dunque, niente più Facebook in ufficio.
Brunetta vieta web privato agli Statali

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