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6 Marzo 2009 | Attualità

BskyB vuole le Olimpiadi in esclusiva

Altro capitolo della lotta tra tv in chiaro e canali a pagamento, stavolta in Gran Bretagna. British Sky Boradcasting si sta infatti muovendo per ottenere i diritti di trasmissione in esclusiva per i più importanti eventi sportivi del prossimo lustro. La rete controllata da Murdoch, che già detiene i diritti della Premier League (la serie A del calcio inglese), della Champions League e un pacchetto non in esclusiva che comprende rugby, golf e decine di altri sport, vorrebbe accaparrarsi in esclusiva anche i Mondiali di calcio del 2014 e le Olimpiadi del 2016. Se Sky riuscisse nel colpo, oltre a riempire i forzieri grazie agli enormi introiti pubblicitari e all’aumento degli abbonamenti, diverrebbe praticamente la prima tv satellitare ad ottenere l’esclusiva su eventi di questa portata, normalmente concessi anche alle reti in chiaro, almeno per quanto riguarda le fasi salienti delle manifestazioni. “ Non sta a me dire ai proprietari dei diritti di trasmissione come dovrebbero venderli – ha dichiarato l’ad di Sky Uk Jeremy Darroch a The Guardian – Quel che noi vogliamo è la possibilità di partecipare e mostrare loro cosa possiamo fare per la promozione dei loro sport. Non esistono eventi sportivi trasmessi gratuitamente. Tutti paghiamo una licenza ” Sky presenterà uno studio con il quale proverà a dimostrare che trasmettere eventi di richiamo esclusivamente su pay-tv non influenza negativamente il numero di spettatori che presenziano dal vivo all’evento stesso. L’esempio usato per supportare la propria posizione sarà quello della Premier League inglese, che ha visto incrementare le presenze negli stadi nonostante l’esclusiva detenuta delle reti di satellitari di Murdoch. A opporsi alla richiesta di Sky è stata, prima fra tutte, la Bbc. Ma lo scontro tra canali in chiaro e satellitari è destinato a proseguire nei prossimi anni, con questi ultimi che mirano a incrementare la base di utenti e, non dovendo riferirsi ad una audience generalista e assolutamente eterogenea, possono concentrare sforzi e investimenti (oltre ha poter beneficiare del pagamento degli abbonamenti da parte dei propri telespettatori). Il Comitato Olimpico internazionale venderà i diritti per i Mondiali del 2014 e le Olimpiadi del 2016 paese per paese, respingendo un’offerta fatta dalla European Brodcasting Union, una coalizione dei network in chiaro, e valutando così per la prima volta la prospettiva di cedere alcuni di questi diritti in esclusiva alle pay-tv. La legge del profitto non tiene conto delle utilità del servizio (in chiaro). Difficile aspettarsi altro, quindi.

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