Fa discutere il video messo in onda su YouTube dagli studenti del liceo milanese Berchet, che in un primo momento hanno caricato sulla piattaforma gli sberleffi diretti a un gruppo di passanti per poi domandare scusa, su richiesta del preside dell’istituto, attraverso il medesimo mezzo. Il video di scuse comparso sul sito non ha però soddisfatto il preside, Innocente Pessina, ed è stato rimosso, nonostante i due studenti avessero assicurato di aver capito che “internet può essere veicolo di mancanza di rispetto, oscenità e perfino razzismo”. Questo video di 48 secondi dal titolo “dichiarazione ufficiale” non ha incontrato il favore di Pessina che si è limitato ad affermare che “in questo momento sono chiamato a rispondere, in qualche modo, da più parti. Parlerò, non prima di avere parlato con i protagonisti”. “Tutto sommato, sono dei bravi ragazzi che hanno fatto una cosa molto stupida. La reazione del preside è stata comunque esagerata. Spesso lui ingrandisce le cose”, ha commentato in rete un compagno dei due studenti tentando di ridimensionare il fatto e in attesa del nuovo video richiesto da Pessina. “Io li avrei puniti più severamente. Non mi sarei accontentato delle scuse, sarei stato molto più duro e lo dirò al preside quando lo vedrò. Già se avessero fatto una cosa del genere da casa sarebbe stato inqualificabile: fatta davanti al Berchet è ancora più grave perché l’immagine della scuola, cioè dell’istituzione scolastica pubblica, va tutelata a tutti i costi” ha invece attaccato un genitore evidentemente stufo del ruolo goliardico che sta assumendo il popolare sito di user-generated content nei confronti della scuola.
Bullismo: scuse su YouTube, ma non basta

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