La sua dipartita dalla conduzione del Tg1, dovuta agli screzi con l’attuale direttore Augusto Minzolini, ha fatto scalpore: Maria Luisa Busi, storico mezzobusto della testata di Rai 1 rivela a Vanity Fair i retroscena del suo addio alla scrivania del primo telegiornale d’Italia. Secondo la giornalista, la lettera con cui lo scorso 21 maggio ha chiesto a Minzolini di essere sollevata dalla mansione di conduttrice dell’edizione delle 20 del Tg1 non è stata un atto di coraggio, ma un atto dovuto nei confronti dei telespettatori: “ Non è stato un gesto impulsivo. Ho iniziato ad avere delle perplessità dopo uno dei primi editoriali di Minzolini, quello sulla vicenda D’Addario, in cui si giustificava il fatto che il Tg1 non se ne era occupato perché si trattava di questioni personali del presidente del Consiglio” , spiega. Poi c’è stata la notizia dell’assoluzione per prescrizione dell’avvocato Mills, coinvolto nel processo a Mediaset, data scorrettamente ( “I telespettatori ancora aspettano la rettifica del Tg1” , dice l’ex conduttrice); infine, la raccolta di firme a favore del direttore ( “Chi non l’ha firmata è stato messo all’angolo , chi l’ha firmata è stato promosso” ). A quel punto, Busi ha deciso per l’abbandono della conduzione del telegiornale, preferendo il ruolo di inviata. Una scelta maturata nel tempo, dovuta alle continue discrepanze con la nuova linea editoriale del Tg1: “ ue mesi dopo l’insediamento di Minzolini, allarmata dall’andazzo, fui io ad andare a chiedergli di togliermi dalla conduzione. E fu lui a dirmi di restare, perché il marketing della Rai non avrebbe mai approvato una cosa simile – racconta la giornalista, che non nega la possibilità di lasciare la Rai per approdare ad altre reti come Sky o La7 -. Prenderei in considerazione le offerte, si capisce. Ma credo che cercherò di fare altro. Non penso che presenterò ancora un telegiornale”
Busi rivela: via dal Tg1 per omissioni

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