Un folto gruppo di compagnie hi-tech sta valutando la possibile acquisizione di Blackberry , da tempo in crisi e vicina alla vendita. L’azienda ha siglato un pre-accordo con la holding finanziaria canadese Fairfax, ma almeno fino alla metà di ottobre è aperta a proposte alternative. Google, Intel, Lg, Samsung e Cisco sono state contattate dalla stessa Blackberry per sondare un possibile interesse all’affare: la compagnia preferirebbe finire nelle mani di una vecchia concorrente, con prospettive di rilancio e crescita, piuttosto che subire una sorta di commissariamento bancario, con lo smantellamento come finale quasi scritto. In caso di acquisizione completa, i nomi più plausibili sarebbero quelli di Google e Samsung , che amplierebbero ulteriormente la loro presenza nel settore smartphone e avrebbero a disposizione anche gli asset di rete, in particolar modo aziendale, per conquistare un segmento sinora inesplorato o quasi (entrambi i colossi sono concentrati sul consumer). E’ possibile anche che la compagnia canadese smembri le proprie attività, cedendo a un nome del medesimo mercato, in operazione divise, i cellulari (a Lg, per esempio) e i prodotti di rete (Cisco e Intel potrebbero essere interessati). Entro novembre i nodi si scioglieranno e il destino di Blackberry sarà noto . Gli ostacoli a un’acquisizione in ambito hi-tech sono parecchi: Google possiede già Motorola e non è detto che voglia spendere per far suo un marchio poco associabile ad Android; Intel ha problemi di bilancio dovuti al calo del mercato pc; Lg non sembra avere la struttura per risollevare Blackberry; Samsung va fin troppo bene così com’è; Cisco non pare interessata a gestire una produzione di smartphone. L’unica cosa allettante per tutti sono le migliaia di brevetti Blackberry. Portfolio e diritti sulle tecnologie, quel che resta della gloria passata.
Caccia a Blackberry, Google, Intel, Lg, Samsung e Cisco in lizza

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