Il presidente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni Corrado Calabrò ha promosso le norme del Ddl Gentiloni mirate a limitare lo strapotere dei “due signori” del “Castello della tv”: Rai e Mediaset. Approvazione per il tetto del 45% alla pubblicità a condizione che, ha specificato Calabrò, si tratti di una misura “di carattere transitorio”. L’avvento del digitale è definito da Calabrò come “il ponte levatoio che serve a uscire dal castello dei due signori della tv” “La Rai è più lenta degli altri operatori nella corsa verso il digitale rispetto a Mediaset e La7 che procedono spedite”, ha messo in guardia il presidente Agcom, “e questo non è accettabile”. Tornando al discorso della pubblicità Calabrò ha fatto presente che mentre in Europa “la pubblicità incide di meno sui fatturati della televisione in Italia il peso della tv è pari al 54% dell’intero mercato, contro il 36% raccolto dalla carta stampata”
Calabrò promuove il Ddl Gentiloni

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