Il calcio in tv torna alla contrattazione in forma collettiva dei diritti per riequilibrare a distribuzione delle risorse e prevede la sub-licenza a favore delle tv locali o areali. La Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge sulla riforma dei diritti tv del calcio e degli altri sport. Torna la vendita collettiva: con 292 voti favorevoli, 4 contrari e 146 astenuti la Camera ha dato il via libera definitivo al disegno di legge che delega il Governo alla revisione della disciplina. L’Esecutivo avrà ora sei mesi di tempo per emanare i relativi decreti. Il disegno di legge prevede il ritorno alla vendita in forma centralizzata dei diritti, in modo da riequilibrare la distribuzione delle risorse derivanti dalla loro cessione. Una quota prevalente verrà ripartita in parti uguali, la restante parte in base al bacino d’utenza e ai risultati sportivi; una quota residua sarà destinata ai settori calcistici giovanili e dilettantistici, ma anche agli sport minori. Il provvedimento prevede procedure che garantiscano la libera concorrenza tra operatori della comunicazione, con la realizzazione di un sistema equilibrato dell’offerta televisiva , in chiaro e a pagamento, e con la salvaguardia delle esigenze delle emittenti locali. Con la sub-licenza per i diritti tv acquisiti e non utilizzati si annunciano nuovi scenari. Ora è possibile, per le emittenti locali acquistare a prezzi di mercato, sotto il controllo dell’Antitrust, singoli eventi non trasmessi da altre tv nazionali che ne detengono, però, i diritti. Resta il punto di fondo che un’emittente non può comprare tutto e poi rivendere, e sarà compito dei decreti applicativi e dell’Antitrust definire come vigilare su questo divieto.
Calcio con rigore

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