L’autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha rilevato, negli anni che vanno dal 2002 al 2006, un brusco calo degli investimenti nelle reti telefoniche fisse in Italia, passando da 4.342 miliardi a 3.554 miliardi di euro, una flessione del 18%. A partire dal 1998 fino al 2002 si è registrata una “moderata crescita”, a un tasso medio del 2,17%, alla quale hanno contribuito largamente i nuovi entranti. Durante l’ultima fase invece gli investimenti di Telecom Italia sono rimasti “sostanzialmente costati intorno ai 4 miliardi di euro”. Dal 2002 invece “si è registrata una brusca inversione di tendenza degli investimenti di rete fissa” da attribuire in larga parte “alla maggiore pressione concorrenziale nel mercato e alla conseguente incertezza circa le prospettive di reddito future”.
Calo degli investimenti nelle reti telefoniche fisse

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