Fuori Andy Rubin, dentro Sundar Pichai. Android ha un nuovo capo e, forse, una nuova direzione. Rubin, tra i fondatori del sistema operativo e uomo di punta di Google, che ne cura lo sviluppo, lascia la sua creatura prediletta (ma non BigG) nelle mani di Pichai, che proviene dalla squadra che ha lavorato a Chrome. Ad annunciare il cambio di poltrone è stato Larry Page, ceo di Google , che non ha spiegato i motivi dell’avvicendamento ma ne ha ribadito il significato attraverso un post sul blog ufficiale della compagnia: “Sundar ha un talento naturale nel creare prodotti che sono tecnicamente eccellenti e semplici da utilizzare, inoltre adora le sfide […]. Dunque, nonostante quella di Andy sia un’eredità pesante, so che Sundar farà un ottimo lavoro anche su Android, permettendoci di evolvere ulteriormente l’ecosistema”. La società di Mountain View vive di stimoli continui e perciò ha sempre bisogno di evolvere . Android, nato ufficialmente nel 2005, è presente ormai su 750 milioni di dispositivi mobili nel mondo, con oltre sessanta partner e 25 miliardi di download generati su Google Play, che ne distribuisce le app.
Cambio della guardia, ad Android arriva Pichai
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