La 66esima edizione del Festival di Cannes regala la prima soddisfazione al cinema italiano: Salvo , pellicola degli esordienti Antonio Piazza e Fabio Grassadonia, ha vinto il Gran premio della sezione Semaine de la critique e il Prix Revelation. Un’opera prima che parla di mafia e amore , e ha colpito le due diverse giurie. Frutto di cinque anni di lavoro, tra mille difficoltà produttive, Salvo racconta la storia di un killer della malavita che durante l’omicidio di un rivale incontro la sorella della vittima, una ragazza cieca che per lo shock ritrova la vista. Da questo intreccio di casualità e piccole tragedie , culminate in una guarigione prodigiosa, prende il via lo sviluppo dell’opera, che ha potuto contare sulla fotografia di Daniele Ciprì ma ancora non ha un distributore italiano (mentre è apparso sugli schermi francesi). La speranza è che i riconoscimenti – importanti e inaspettati – ottenuti a Cannes aprano a Salvo le porte dei cinema nostrani.
Cannes premia l’Italia di Salvo

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