Che fosse una donna dalle innate capacità di trasformazione era noto. E’ passata da giornalista sportiva a presentatrice, fino al ruolo di produttrice tv, senza grandi difficoltà; cambiamenti che spesso hanno corrisposto a cambi di rete. Giunta l’ora del passaggio a Sky, previsto in esclusiva per la prossima stagione , facciamo una breve carrellata del recente passato lavorativo della conduttrice torinese. Esordisce negli anni ’80, come concorrente del quiz Telemike , per poi diventare valletta di Magalli; sempre in Ra i, dopo una breve parentesi a Telemontecarlo, la troviamo a inizio anni ’90 nelle vesti di giornalista sportiva: la prima donna con uno spazio dedicato alla Domenica Sportiva . Passa poi a Mediaset , diventando il volto di punta della giovanissima Italia 1. Quelle edizioni di Mai dire Gol della Gialappa’s Band, da lei condotte, saranno le più seguite. Poi è la volta di Scherzi a parte con Teo Teocoli e Massimo Lopez, il Festivalbar 1997 in coppia con Fiorello, seguiti da Matricole , fino alla definitiva affermazione con Le Iene , fortunatissima trasmissione che parte nel 1997. Rimane a Cologno Monzese per sette anni, finchè nel 2001 firma un nuovo contratto con la Rai per sostituire Fabio Fazio a Quelli che il calcio . Cominciano così dieci stagioni di successi anche se, complice le nuove regole dei diritti televisivi, Simona Ventura è stata costretta, anno dopo anno, a fare un programma che parla di calcio senza mostrare il calcio. Nella carriera a viale Mazzini c’è anche un Festival di Sanremo, presentato nel 2004, senza dimenticare le avventure de L’Isola dei famos i e X Factor. E ora un nuovo inizio, da dove l’avevamo lasciata : la tv satellitare la aspetta come giudice di una rinnovata edizione del talent canoro (presentato da Alessandro Cattelan e con la probabile presenza di Morgan, suo pupillo), ma anche come autrice di programmi legati al cinema.
Capitan Ventura, nuova avventura

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