Cappon vuole Del Noce alla fiction, ma il Cda non ci sta

Il direttore generale della Rai Claudio Cappon ha proposto al Cda Rai Fabrizio Del Noce alla direzione di Rai Fiction al posto di Agostino Saccà che potrebbe essere così destinato a un altro incarico in azienda. La proposta è andata a vuoto perché erano assenti tre dei cinque consiglieri della maggioranza di centrodestra (Marco Staderini – Udc, Gennaro Malgieri – An, e Giuliano Urbani – Fi). Gli altri due (Giovanna Bianchi Clerici – Lega Nord e Angelo Maria Petroni – il consigliere di nomina dell’azionista, il Tesoro) hanno abbandonato i lavori, facendo mancare il numero legale , quando la proposta è stata formalizzata e non appena il presidente Claudio Petruccioli ha detto che si poteva quantomeno procedere al trasferimento di Saccà ad altra responsabilità. Nel Cda Rai lo scontro su Saccà resta aperto, mentre pende il provvedimento disciplinare di sospensione per dieci giorni che il direttore generale ha adottato nei suoi confronti. Di fatto il provvedimento è stato reso nullo dalla richiesta dei legali del direttore di Rai Fiction di un arbitrato presso la direzione provinciale del lavoro di Roma. I legali di Saccà, accennando a un possibile trasferimento del manager ad altro incarico, avevano parlato di “accanimento” da parte dell’azienda nei suoi confronti. Era favorevole alla proposta il consigliere Sandro Curzi : “Finalmente, il direttore generale ha proposto la nomina di un nuovo direttore della Fiction, contestualmente alla rimozione di Saccà”. Il direttore di Rai Fiction Agostino Saccà ha inviato una lettera ai vertici Rai (direttore generale, presidente, cda tra gli altri) nella quale spiega di aver scritto a Fabrizio Del Noce. Saccà spiega “come non esistono agli atti le basi della ‘inimicizia’ presa a fondamento per la presunta incompatibilità ambientale che obbliga il direttore generale a proporre il mio trasferimento”. “La lettera – continua il direttore di Rai Fiction – documenta invece le prove del rispetto con cui ho parlato del dr. Del Noce. Eppure, benché questi fatti siano noti, si tenta di procedere al mio trasferimento ‘punitivo’ e a un grave demansionamento , – ricordo che la Direzione Generale nel suo piano di riorganizzazione ha previsto la cancellazione della Direzione Commerciale – e alla ‘premiazione’ di chi con la sua lettera, il cui contenuto potrebbe configurare il reato di violenza privata, sembrerebbe aver dato l’occasione per il mio demansionamento”.