In campo energetico l’ industria cartaria italiana ha investito più di tutti in Europa fino ad avere uno dei parchi cogenerativi più importanti con ricadute importanti per l’efficienza energetica e le performance ambientali. Ad oggi, la produzione di energia elettrica in cogenerazione è arrivata a soddisfare oltre il 50% del fabbisogno elettrico annuo del settore (pari a 6,4 miliardi di Kwh) consentendo un importante risparmio in termini di emissioni di Co 2 . Il dato emerge dallo studio commissionato da Assocarta . ” La crisi ha colpito duro l’industria cartaria che dal 2007 ad ogg i – dichiara Paolo Culicchi, presidente di Assocarta -, ha perso più di 1 milione di tonnellate di produzione, passando da poco più di 10 milioni di tonnellate del 2007 a meno di 9 nel 2012 . Colpa della crisi, certo, ma anche di una competizione che non si fa più solo fra imprese ma anche fra Sistemi Paesi e regolatori. Basti ricordare, come riportato dallo studio, i costi energetici più elevati del 20% rispetto anche solo ai nostri concorrenti europei”.
Carta cogenerata, obiettivo raggiunto

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