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6 Dicembre 2007 | Attualità

Caso Petroni: Petruccioli aspetta direttive dal Ministero

Il presidente della Rai, Claudio Petruccioli, aspetta, entro oggi dal ministero dell’Economia, indicazioni su come procedere dopo che il Consiglio di Stato ha confermato la sentenza del Tar del Lazio, che ha chiesto il reintegro in Cda di Angelo Maria Petroni. “Dopo la sentenza del Tar – ha detto Petruccioli – che affidava all’amministrazione il compito di darne esecuzione, ho mandato una lettera all’azionista nella quale ho chiesto in base a quali modalità ritenesse di adempiere alla pronuncia del tribunale amministrativo . Mi risulta che una risposta dovrebbe arrivare in queste ore. Per quanto mi riguarda ho chiesto anche telefonicamente, pur non parlando direttamente con il ministro, che la risposta arrivi entro oggi in modo che io possa procedere alla convocazione del Cda nella giornata abituale, cioè mercoledì prossimo. Quando ho spiegato che auspicavo una risposta rapida per convocare il consiglio, fermo già da due settimane, mi è stato assicurato che questa esigenza veniva compresa”. “Il Cda della Rai deve tornare a lavorare al più presto possibile: stiamo davvero perdendo tempo , ci sono problemi di ascolti e di qualità, al di là di casi eccezionali come Benigni, che vanno affrontati”. E’ l’allarme lanciato dal consigliere Sandro Curzi che si augura che “arrivino subito” le indicazioni del Ministero dell’Economia su come procedere dopo la decisione del Consiglio di Stato sul caso Fabiani. “I dati dell’ultimo periodo di garanzia, che hanno visto la Rai e soprattutto Raiuno in sofferenza dopo otto stagioni vittoriose – ha sottolineato Curzi – ci impongono di intervenire sui palinsesti al più presto. Dunque, si convochi il Cda: sentiremo poi, in base alle posizioni dei singoli consiglieri, se è possibile dedicare questi mesi che ci separano dalla fine del mandato a fare cose importanti, incidendo in particolare sui contenuti, aspetto sul quale sollecito anche il direttore generale” Curzi è consapevole che Angelo Maria Petroni, una volta reintegrato nel Consiglio, potrebbe chiedere l’invalidazione degli atti varati dal Cda nel periodo in cui il suo posto è stato preso da Fabiano Fabiani : “In particolare – ha spiegato – Petroni può mettere in discussione il voto finale sul piano industriale, per il quale il voto di Fabiani è stato determinante. Vedremo quali sono le posizioni in campo”. “Con la decisone del Consiglio di Stato di non concedere la sospensiva, richiesta dal ministero dell Economia, avverso la sentenza del Tar che reintegra Angelo Maria Petroni al Cda della Rai, chiederemo al presidente della commissione Vigilanza, Mario Landolfi, di verificare la legittimità degli atti deliberati dal Cda della Rai con un nuovo consigliere, indicato da Padoa-Schioppa, al posto di Petroni, dichiarato poi illegittimo”: lo dice Giampiero Catone (Dc per le Autonomie), componente della commissione di Vigilanza Rai.

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