Il vertice Rai si spacca sull’approvazione delle regole in periodo di campagna elettorale. Ballarò, Matrix e il Tg4 hanno violato le regole e devono correre ai ripariLa par condicio spacca il Cda della Rai che ha dovuto esprimersi su due delibere differenti. Alla fine ha prevalso quella sostenuta dalla maggioranza che prevede l’applicazione delle norme secondo la legge, quindi a partire dalla convocazione dei comizi elettorali. Bocciata invece la proposta del presidente Claudio Petruccioli che chiedeva l’applicazione anticipata di alcuni articoli del regolamento sulla par condicio approvato dalla Commissione di Vigilanza Rai. Petruccioli chiedeva che le trasmissioni di intrattenimento si astenessero fin da subito dall’ospitare esponenti politici. La richiesta di Petruccioli di un maggiore equilibro non è insensata. Infatti, la commissione Servizi e Prodotti dell’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni ha bacchettato’ alcune trasmissioni per la violazione dei principi di obiettività, completezza, lealtà e imparzialità dell’informazione nel periodo novembre-dicembre 2005. Dovranno quindi correre ai ripari prima dell’inizio della campagna elettorale il Tg4, che ha dato netta prevalenza alla maggioranza, Matrix e L’Incudine dovranno dare più spazio alla Lega Nord mentre Ballarò alla Lista Pannella e alla Lega. Il regolamento sulla par condicio approvato dalla Commissione Vigilanza prevede in particolare due faccia a faccia tra i leader delle due coalizioni, Romano Prodi e Silvio Berlusconi, tre tra gli altri leader dei due schieramenti e una conferenza stampa finale del presidente del Consiglio. Mediaset ha annunciato il ricorso al Tar perché giudica iniquo il regolamento approvato.
CDA RAI CONTRO CIAMPI

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