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7 Giugno 2010 | Attualità

Celentano scrive a Repubblica sul caso Santoro

Adriano Celentano torna a far parlare di sé con una lettera aperta a Repubblica in cui critica fortemente il comportamento dei vertici Rai per il caso Santoro/ Annozero. “ Caro direttore, non credo che nel 2012, come ci racconta l’omonimo film, ci sarà la fine del mondo. Certo però i segnali che ci arrivano da ogni parte del pianeta sembrano tutt’altro che incoraggianti. E quanto più i segni appaiono di ordine distruttivo, tanto più i politici, quelli che comandano, sembrano essere investiti da una stupidità devastante ”   Così comincia la missiva, che poi disserta su ambientalismo e mala-informazione, fino ad approdare ai lidi, decisamente frastagliati, della libertà di stampa, per criticare gli ultimi giri di vite dell’esecutivo e le politiche di gestione della tv di Stato: “ Il governo ci sta lavorando con tenacia e perseveranza. Tutti segni questi (di squilibrio), che vanno di pari passo con l’incazzatura del Pianeta. Un altro dei tanti segni apparentemente di minore importanza, è per esempio quello del direttore generale della Rai Masi, il quale ha epurato la trasmissione di Michele Santoro, spezzato a metà la voce della Dandini , mentre la danza di Ballarò si avvia ad essere più fuori che dentro. Ma il segno peggiore è forse quello che viene dalla gente, a cui Berlusconi rimbocca accuratamente le coperte. Una specie di torpore dal quale gli italiani pare non abbiano alcuna intenzione di destarsi”. Celentano propone infine uno sciopero generale dei telespettatori , un’astensione dal consumo televisivo i n segno di protesta e a chiedere una distribuzione degli spazi informativi Rai meno parziale: “Dobbiamo solo decidere il giorno, non ha importanza se di mercoledì, giovedì o lunedì. L’importante che nessuno guardi la televisione nel giorno in cui Santoro è stato cancellato. Un Buco Nero, quindi, per Rai e Mediaset che durerà finché egli non sarà riammesso col suo Annozero”.

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