Uno studio condotto presso la Carnegie Mellon University di Pittsburgh su 29 volontari ha lanciato l’ennesimo allarme sull’utlizzo del telefono cellulare alla guida, che sarebbe in questo caso paragonato addirittura all’effetto indotto dall’alcool. L’effetto distraente dell’ascolto passivo, (figuriamoci del rispondere, digitare, scrivere sms), taglia del 37% le risorse cerebrali destinate alla guida. Questa conclusione fa innanzitutto vacillare l’idea che auricolari e vivavoce siano la soluzione per parlare guidando. “L’ascolto di una telefonata non è mai un atto passivo, coinvolge diversi canali sensoriali del nostro cervello ed è indubbio che abbia un effetto distraente potenzialmente rischioso alla guida”, ha commentato lo psichiatra Luigi Janiri dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, “Ma ritengo improprio paragonare l’ascolto del telefono alla guida in stato di ebbrezza, quando si è sotto l’effetto dell’alcol lo si è per un tempo più lungo di quello di una telefonata, inoltre l’alcol riduce tutte le funzioni cognitive, rallenta i riflessi, diminuisce il livello di vigilanza”.
Cellulare come alcool alla guida

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