L’accusa: uso inappropriato del social network . Conseguenza: il licenziamento in tronco. Si può perdere il posto di lavoro per aver aggiornato il proprio profilo su LinkedIn . È successo a John Flexman, ex responsabile delle risorse umane della Bg Group, società inglese che opera nel settore dei servizi energetici. Il licenziamento risale al 2010 ma è emerso solo adesso in seguito alla causa contro la società da parte del proprio ex dipendente. L’avvocato del lavoro, Ann Bevitt, ha sentenziato che Flexman ha disatteso una precisa policy dell’azienda contraria a questo tipo di azioni su LinkedIn . Ed essendo il capo delle risorse umane il manager non può certo dire di non ricordare i documenti che aveva lui stesso fatto firmare a centinaia di dipendenti.
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