Nessun collegamento con imprese giapponesi. E’ un momento di scontro per il sito cinese Baidu.com, il motore di ricerca per gli utenti della Grande Muraglia. Prima di tutto, ha deciso di espandere i suoi servizi anche in Giappone, ma ha subito l’affronto di un sito Baidu che offre altri generi d’informazione (tra cui pubblicità a un ristorante) e che dichiara di non avere collegamenti con il business dei cinesi. Google ha poi presentato le proprie scuse alla rivale Sohu, proprietaria di Baidu. Come riportato dal Wall Street Journal, il colosso statunitense ha utilizzato dati di proprietà della società di Pechino per il nuovo servizio “Pinyin Input Method Editor”, sistema online di trascrizione fonetica dei caratteri cinesi. Sohu aveva accusato il gruppo di Mountain View, in California, di avere usato materiale proveniente dal motore di ricerca Sogou, di proprietà del gruppo cinese. A rilevare le somiglianze sono stati proprio gli utenti di quest’ultimo subito dopo la presentazione del servizio di Google. La Cina conta attualmente 137 milioni di utenti Internet, ma secondo gli analisti – e il buonsenso – supererà gli Usa per numero di connessioni web entro i prossimi due anni. Nel Paese della Muraglia Google, con una quota di mercato del 21,7%, è superato solo dal 55,2% di Baidu.com. Al terzo posto c’è il portale Yahoo, con il 7,2%, mentre al quarto si trova Sogou, con il 6,5 per cento.
Cina: la dura concorrenza a Baidu sul web

Guarda anche: