Yahoo! non ha violato le leggi sulla privacy nel caso del giornalista cinese Shi Tao, giornalista, condannato nel 2005 a 10 anni di prigione. Il cyber-dissidente aveva inviato per email informazioni segrete alla Contemporary Business News da Hong Kong alla Cina. Yahoo! era stata accusata di aver rivelato l’indirizzo internet e il numero di telefono del mittente della email incriminata. Ma nel fare questo non ha diffuso dati personali riguardanti Shi Tao e tantomeno la sua identità Yahoo!, lo ricordiamo, venne messa sotto accusa anche per essere stata coinvolta nell’arresto di un altro cyber-dissidentie: il giornalista Li Zhi, condannato a otto anni di prigione nel 2003 per “incitamento alla sovversione” Non sono questi gli unici due casi. Wang Xiaoning è stato arrestato dalla polizia cinese e condannato a 10 anni di galera per la pubblicazione online di articoli sovversivi grazie all’aiuto offerto dal portale, che ha comunicato alle autorità cinesi i dati degli account email dell’uomo. Dati che hanno portato alla sua identificazione e alla successiva cattura.
Cina: Yahoo! se la cava, i cyber-giornalisti no

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