Il crollo delle esportazioni di prodotti audiovisivi italiani dai 250 milioni di euro del 2002 ai 93 milioni del 2011 : è il dato più eclatante emerso dalla ricerca Progetto di internazionalizzazione delle imprese dell’audiovisivo, presentata da Unindustria e Distretto dell’audiovisivo e dell’Ict. “Emerge un dato molto negativo per l’Italia, c’é un forte squilibrio fra import ed export. Bisogn a – spiega Giampaolo Letta, amministratore delegato di Medusa e vicepresidente Unindustria – puntare all’internazionalizzazione, che deve consistere sia nell’esportare prodotto all’estero sia nel partecipare a più coproduzioni e attirare più investimenti esteri in Italia”. Per Letta è necessario “ un salto di mentalità sul lato imprenditoriale e di risorse. Vanno trovate storie con caratura internazionale e linguaggi che si adattino a questa caratura, quindi anche girando alcuni progetti in inglese o in francese” . In questo senso, l’ad di Medusa conferma un’ipotesi anticipata dal produttore dei film dei Soliti idioti , Pietro Valsecchi, cioé realizzare un terzo capitolo delle loro avventure ambientato a New York e in inglese: “L’idea è vera, per quanto curiosa, stiamo vedendo se sarà possibile”.
Cinema italiano, all’estero se ne vede sempre meno

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