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4 Novembre 2009 | Attualità

Com-pa: scarso sviluppo della banda larga in Italia. Letta: fondi congelati

Mentre a Fieramilanocity è di scena lo IAB Forum , che si sta focalizzando sul futuro di internet e dell’economia digitale, a pochi km, all’interno del nuovo polo fieristico di Rho, il salone della comunicazione Com-pa disegna uno scenario tutt’altro che confortante. In Italia un terzo delle aziende, il 10% dei Comuni (3.231) e l’11% della popolazione (6,5 milioni di persone) non hanno la possibilità di accedere a connessioni internet Adsl e sono di fatto tagliati fuori dal poter navigare in internet in maniera completa, fruendo delle funzionalità più avanzate sviluppate per i siti. “ Come emerge dai dati in nostro possesso – spiega Luca Spada, ad di Ngi – il digital divide in Italia è ancora molto forte e ha gravi ripercussioni economiche, sociali e culturali. Il fenomeno può essere contrastato solo colmando il gap infrastrutturale: e sistono ancora troppe zone in cui la banda larga non è accessibile ”. Per contribure alla soluzione del problema, afferma Spada, “rinnoviamo la nostra disponibilità a collaborare con le istituzioni per ampliare la rete Eolo” Al momento sono oltre 35 mila i clienti raggiunti dall’internet provider, per un totale di 3.000 Comuni in 26 province di 5 Regioni del Nord Italia. Nel 2009, sostiene Spada, l’azienda prevede un fatturato di 20 milioni di euro. Cattive notizie sull’argomento giungono intanto dal governo: il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi, ha affermato che i fondi previsti dal Governo per il piano Romani per il superamento del digital divide e lo sviluppo della banda larga saranno congelati fino alla fine della crisi. “ I soldi non li abbiamo nè dirottati, nè sciupati – ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi – ci siamo presi un momento di riflessione e di analisi in funzione della diversa scala di priorità che poteva nascere dalla crisi ” Letta ha spiegato che gli 800 milioni ancora non approvati dal Cipe verranno stanziati “quando avremo la certezza che quelle risorse non serviranno per la protezione sociale o per l’occupazione, che sono le nostre principali priorità ”. Superata la crisi, ha concluso Letta, “ allora la prima delle nostre priorità sarà la banda larga, che può essere motore di sviluppo del nostro Paese”

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