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2 Dicembre 2024 | Attualità

Come cambiano le donazioni verso le non-profit dopo il Pandoro Gate. Il caso SpesaSospesa.org

La solidarietà in Italia ha ricevuto un duro colpo dopo il caso dell’influencer Chiara Ferragni, indagata per diversi illeciti nella comunicazione e donazione verso non profit. Una crisi che sul piano normativo ha portato a maggiori controlli e cambiamenti, ma anche una disaffezione dei donatori, in particolare modo dei privati. Ne abbiamo discusso con Francesco Lasaponara, co-fondatore e Presidente di Fondazione Lab00 ETS, attiva sul territorio nazionale con due progetti solidali: SpesaSospesa.org, attiva nel recupero e acquisto di beni di prima necessità per famiglie in difficoltà e TempoSospeso.org che gestisce una campagna di raccolta fondi per donare visite mediche a donne e minori.

Secondo una recente indagine Ipsos-Stardust la credibilità dei creator rimane stabile, anche dopo l’emblematico caso Balocco/Ferragni del dicembre 2023. Il 90% degli utenti dichiara di aver compiuto un’azione dopo la visione di un contenuto e 1 su 4 di aver effettuato un acquisto suggerito da un influencer. Ma come sta cambiando il mondo delle donazioni verso enti non profit e del Terzo Settore dopo il caso dell’anno?

A metà 2024 il rapporto “Noi doniamo” dell’Istituto Italiano della Donazione evidenziava che solo il 5% delle organizzazioni non profit dichiarava di aver avuto conseguenze negative sulla propria raccolta fondi. Un effetto negativo del ‘Pandoro gate’ ha riguardato più i donatori privati (51%) che le aziende e le fondazioni erogative. Facciamo un punto della situazione a quasi un anno dalla vicenda Ferragni/Balocco e nel momento dell’anno in cui privati e aziende sono più sensibili al tema solidarietà.

Qual è oggi il quadro delle donazioni in Italia, da aziende e da privati, e come è cambiato nell’ultimo anno?

Nel corso dell’ultimo anno, le erogazioni liberali da parte di aziende e privati hanno mostrato tendenze diverse. Da un lato, molte aziende hanno confermato il loro impegno verso i temi di responsabilità sociale, rafforzando l’aspetto della “S” riferita al Sociale e parte delle metriche legate agli ESG su cui sempre più saranno misurate. D’altro canto, i privati, in particolare a causa dell’inflazione e delle difficoltà economiche, hanno visto un calo nelle donazioni individuali. Sicuramente il focus verso cause locali e iniziative legate al supporto delle comunità vulnerabili sarà un aspetto di maggiore attenzione e di maggiore stimolo al loro coinvolgimento.

I progetti di Fondazione Lab00 coinvolgono sia privati che aziende nelle donazioni. Quali cambiamenti avete riscontrato nelle donazioni/partnership verso i progetti di Lab00?

All’inizio del 2024 ci eravamo tanto preoccupati dell’effetto reputazionale che avrebbe potuto investire l’intero terzo settore. In particolare, nel primo trimestre i segnali non sono stati incoraggianti e si percepiva un clima di “attesa” anche relativamente alla normativa. Dopodichè gli stakeholders hanno saputo selezionare i progetti con un certo impatto. E il fatto di aver visto la conferma di progetti pluriennali e la nascita di nuove collaborazioni è testimonianza che siamo sulla buona strada.

Cosa è stato fatto di concreto dal punto di vista normativo per regolamentare le donazioni, in particolar modo di aziende?

Dopo il caso “Balocco” e sull’onda dell’attenzione mediatica è stato emanato un decreto finalizzato a regolamentare le attività di beneficenza che tra l’altro non è diventato legge ma al contrario è sparito. Noi eravamo già allineati alle attività richieste previste dal decreto che in realtà graverebbero di più sull’azienda sostenitrice. Abbiamo assistito ad una maggior attenzione e richieste che hanno ovviamente intasato le attività dei nostri legali. Le nuove regole sono benvenute, pur considerando che il mondo del Terzo Settore dispone già di propri codici per assicurare trasparenza e controllo. Una comunicazione sempre più trasparente e condivisa con i partner e il dialogo costante con il donatore (e successiva rendicontazione) sono elementi chiave per costruire partnership di valore e durature nel tempo

Quali i risultati ottenuti oggi e quali le prospettive per il prossimo anno?

Noi siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti quest’anno a maggior ragione se consideriamo il contesto e la preoccupazione del primo trimestre. Siamo stati veloci ed agili a reagire anche pensando a nuovi canali di sostegno, come ad esempio un evento di raccolta fondi organizzato a Milano il 5 dicembre. Stiamo già pensando al futuro, con idee innovative per sostenere altri bisogni della comunità con l’obiettivo di rafforzare i nostri processi interni e la sinergia con chi crederà in noi e nei nostri progetti.

 

di Serena Campione

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