Vale 1 miliardo di euro l’export made in Italy di piante fiori e fronde.
Nel dettaglio, si tratta di 1.146.762.653 euro, in crescita del 22% rispetto allo stesso periodo del 2020 (erano 937.756.550 euro), a fronte di 584.289.967 euro di importazioni (+8%, erano 539.989.177 euro nel 2020), per un saldo positivo pari a 562.472.686 euro in crescita del 41% rispetto al 2020.
Secondo i dati ISTAT le esportazioni italiane sono dirette soprattutto in Francia, Paesi Bassi, Germania e Austria, mentre è in calo l’export verso l’Europa meridionale e, naturalmente, verso la Russia e l’Est europeo. Sui mercati esteri si esportano principalmente piante medio-grandi riprodotte e coltivate in Italia, piante sempreverdi, piante a forma, arbusti ornamentali, rose, piante da frutto.
Il florovivaismo italiano esprime il 6% della intera produzione agricola nazionale (e il 15% della intera produzione comunitaria), per un valore di 2,5 miliardi di euro. Sono circa 24.000 le aziende produttrici di piante ornamentali censite dall’Istat (15.000 delle quali coltivano fiori e piante in vaso e 8.000 sono vivai), concentrate soprattutto in 4 regioni: Liguria, che ha il primato delle aziende che coltivano fiori in piena aria; Toscana e Lombardia, dove sono presenti le principali attività vivaistiche ornamentali arbustive e forestali; Campania, dove le aziende sono specializzate soprattutto nella coltivazione di fiori in coltura protetta.