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18 Marzo 2009 | Economia

Comincia l’era iPhone 3.0

Nel tardo pomeriggio di ieri, Apple ha svelato la versione 3.0 di iPhone. La versione definitiva per gli utenti, completa di ogni sfizio, sarà pronta entro l’estate. Il firmware sarà compatibile con tutti gli iPhone (ma alcune limitazioni si applicheranno ai modelli non 3G) e, tra le 100 nuove funzionalità, vi sarà l’atteso supporto taglia-copia-incolla per la nuova app MMS.   Altre nuove caratteristiche ci saranno il supporto stereo Bluetooth, la possibilità di visualizzare le e-mail, i documenti e le note con lo schermo orientato in modalità wide.  Sarà possibile sincronizzare le note sia con Mac che con normali pc, la funzione shuffle per le playlist musicali, il parental control per i programmi tv e i film di AppleTV (per cui il iPhone funge da telecomando) o le applicazioni scaricate dall’ App Store online . Alcune delle nuove funzioni si attivano semplicemente agitando il telefono , che sarà sempre connesso alla rete, ove possibile, con il login automatico agli hotspot WiFi. Il firmware 3.0 supporterà gli account degli utenti su YouTube , proteggendoli e criptandoli su richiesta, le comunicazioni peer-to-peer, ad esempio per i giochi via Bluetooth o lo scambio di informazioni. Si compirà, finalmente, l’integrazione con i servizi Google Mobile Maps direttamente all’interno delle proprie applicazioni, con la possibilità di trasformare iPhone in un navigatore a tutti gli effetti. Ci sarà anche un’applicazione per le note vocali che permetterà, da un’unica schermata (accessibile direttamente dalla Home), di ricercare tutti i contenuti presenti all’interno del telefono. La notizia negativa è l’assenza del background processing , che la casa di Cupertino aveva ipotizzato di sviluppare per il nuovo modello e che poi è stato invece escluso dal software. La vera chicca dell’iPhone 3.0 è però una nuova serie di interfacce di programmazione per applicazioni , che permetteranno agli sviluppatori di esplorare le nascoste potenzialità del melafonino facendone progredire i programmi. Grazie a ciò si potranno creare applicazioni modulari, in cui l’utente potrà, in un secondo tempo, scaricare elementi aggiuntivi tramite l’App Store, con il 70% dei proventi destinato allo sviluppatore e il 30% trattenuto come commissione. Apple stravolge così, di nuovo, il mercato degli smartphone con l’upgrade di  iPhone: cellulare intelligente e status symbol con cui i concorrenti dovranno fare seriamente i conti. 

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