La Commissione europea ha stabilito che i contributi concessi all’Italia nel 2007 per le apparecchiature per la ricezione della televisione digitale sono conformi alle norme sugli aiuti di Stato. L’inchiesta dell’Ue è giunta alla conclusione che le detrazioni fiscali, accordate per un importo massimo di 40 milioni di euro, sono neutre sotto il profilo tecnologico e proporzionate all’obiettivo di promuovere il passaggio al digitale e l’interoperabilità, come si evince dalle parole della commissaria responsabile per la Concorrenza, Neelie Kroes, che ha dichiarato che “questa decisione dimostra non soltanto l’impegno della Commissione nel promuovere il passaggio alla televisione digitale, ma anche che lo Stato può contribuire al raggiungimento di questi obiettivi nel rispetto delle norme in materia di aiuti di Stato”. Oggetto dell’analisi è stata una legge notificata a dicembre 2006 per dotare i consumatori di una detrazione sull’imposta sul reddito qualora decidessero di acquistare un decoder digitale nel 2007. La detrazione dall’imposta sul reddito è pari al 20% delle spese sostenute per l’acquisto dell’apparecchiatura, fino a un importo massimo di 200 euro per decoder. La dotazione globale della misura ammonta a 40 milioni di euro. La conclusione della Commissione è stata che il contributo conferisce un vantaggio indiretto alle emittenti che utilizzano tecnologie digitali, poiché consente loro di costituire e incrementare il loro pubblico digitale più rapidamente e a minor costo, ma dal momento che la misura rispetta i principi di trasparenza, necessità, proporzionalità e neutralità tecnologica è compatibile con il mercato unico.
Commissione europea approva contributi per le apparecchiature digitali in Italia

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