Il grande progetto di rigenerazione urbana per la piazza tra le più trafficate del capoluogo lombardo darà vita a uno spazio green e inclusivo che sarà pronto ad accogliere i giochi del 2026.
Sostenibilità e inclusività sono le linee guida del nuovo piazzale Loreto a Milano. Per lo snodo nevralgico della città meneghina che funge da anello di congiunzione tra corso Buenos Aires e via Padova si parla di rivoluzione verde.
Il progetto incorpora gli obiettivi dell’Agenda 2030 attraverso strategie e azioni tangibili di rigenerazione urbana. Cinquecento alberi da piantumare, specchi d’acqua, 1.300 metri quadrati di tetti verdi, più di 4 mila metri quadrati di pannelli fotovoltaici e oltre 10 mila metri quadrati di spazio pubblico verde “restituiti” ai cittadini rispetto ai 2.484 metri quadrati disponibili oggi. Il progetto si chiama LOC Loreto Open Community perché l’obiettivo è portare al centro la comunità locale nella realizzazione dell’ambiziosa iniziativa: un invito a incontrarsi e a partecipare per condividere idee e proposte al punto di ascolto che sarà aperto in autunno proprio nella piazza. Ad aggiudicarsi il bando internazionale Reinventing cities indetto dal Comune di Milano insieme a C40, un team multidisciplinare con capofila Ceetrus Nhood.
Il valore dell’operazione di rigenerazione urbana consiste nella capacità di preservare la performance di circolazione esistente riducendo la superficie carrabile del 50%, grazie alla costruzione di uno spazio su tre livelli, con il 69% dedicato ad aree per la comunità. L’area si riconfigurerà come organismo architettonico aperto destinato alla vita di comunità, con un piano ribassato e ipogeo che sarà la vera piazza anfiteatro, flessibile e adattabile a diversi usi temporanei pubblici come concerti, manifestazioni, mercati, attività sportive e occasioni di aggregazione. I tetti degli edifici saranno adibiti a giardini rialzati aperti al pubblico e gestiti in sinergia con le attività commerciali sottostanti. Saranno presenti, oltre a giochi d’acqua, colonnine di ricarica elettrica, rastrelliere e stazioni di bike sharing. Il traffico verrà posto ai margini della piazza per favorire gli spostamenti ciclabili e pedonali all’interno dell’area e la penetrazione tra i diversi assi stradali. Il livello strada sarà collegato all’area interna del piazzale attraverso sistemi di risalita verticale come scale, rampe e ascensori.
Anche il benessere ne guadagnerà. Il progetto porterà la riduzione delle isole di calore in particolare nei picchi estivi e la creazione di un micro-clima con una temperatura di 6-7° inferiore alla temperatura percepita, contribuendo alla riduzione complessiva di CO2 nell’area, rispetto allo stato attuale, del 35%. Gli edifici nella piazza e nelle vie circostanti saranno altamente sostenibili con strutture ibride realizzate in legno e materiali eco-compatibili: ospiteranno un asilo nido, uffici in co-working e un ostello.