La News Corp del magnate dei media Rupert Murdoch ha vinto la battaglia da 5 miliardi di dollari per la conquista della Dow Jones , controllata dalla famiglia Bancroft, e del suo principale asset, il Wall Street Journal. La famiglia Bancroft, che controlla Dow Jones con il 64% dei diritti di voto, ha dato via libera all’offerta da 5,6 miliardi di dollari lanciata da Murdoch. E nella notte, dopo la riunione dei consigli di amministrazione di News Corp e Dow Jones & Co, è arrivata anche la firma in calce all’accordo. Si è dimesso Leslie Hill, esponente di punta della famiglia Bancroft che controlla il gruppo da oltre un secolo, contraria alla resa di fronte a Murdoch. Adesso il Cda dovrà fissare la data per la convocazione dell’assemblea dei soci al fine di formalizzare l’operazione, a questo punto puramente formale, con il passaggio di proprietà della holding editoriale nell’impero media di News Corp. A “the family”, che controlla l’editore da oltre 100 anni, l’ammontare, il cui calcolo è ancora in corso, dovrebbe essere di almeno 30 milioni di dollari. Una piccola cifra in confronto ai 5,6 miliardi di dollari della vendita, che Murdoch ha dovuto sborsare aumentando l’offerta iniziale di 5 miliardi per accontentare le richieste del Denver Trust, che ha una partecipazione del 9,1%, e rappresentava uno dei 5 trust nei quali si sono arroccati finanziariamente gli eredi Bancroft, che ammontano a 33. Murdoch, lo squalo di carta, mette cos’ le mani su un gioiello dell’editoria specializzata e opinion leader di stazza mondiale. Si aprono molti dubbi sull’indipendenza editoriale del Wall Street Journal e qualcuno avanza dubbi anche sulle capacità di gestione di un quotidiano di qualità, visto che il londinese The Times non è mai decollato sotto la gestione Murdoch a differenza dei vari tabloid.
Conferma ufficiale: il WSJ è di Murdoch per 5,6 miliardi

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