L’Osservatorio di Confindustria ha evidenziato che la situazione nel nostro Paese per quanto riguarda la digitalizzazione è ancora lontana da un voto di sufficienza. Un’Italia, ancora, spaccata in due. Il digital-divide è protagonista silente del nostro paese e della sua economia, secondo quanto emerso dai dati dell’Osservatorio Italia digitale 2.0 di Confidustria. Mentre un’analisi di Gartner sentenzia che, entro il 2009, una casa su cinque sarà dotata di una connessione a banda larga, la Penisola deve fare i conti con meno della metà dei suoi cittadini che sfrutta abitualmente la rete (47% tra i 15 e i 74 anni) e con un terzo delle aziende che snobba le potenzialità del web. Le famiglie connesse alla banda larga hanno superato nel corso del 2009 la soglia dei 10 milioni , ma il digital divide infrastrutturale coinvolge ancora il 12% della popolazione. Analizzando poi le linee con velocità vicina ai 20 MiBt, rimangono esclusi 22 milioni di italiani. Le percentuali divengono ancora più preoccupanti per ciò che concerne il possesso del computer: solo il 52% dei nuclei familiari è dotato di un pc e l’alfabetizzazione informatica non è ancora sufficiente. Le scuole risultano essere ben attrazzate (internet 98%, banda larga 95%, sito 71% e intranet 67%), ma un netto 100% dà informazioni di carattere generale e solo il 2% consente pagamenti e iscrizioni tramite la rete. Non soprende dunque, essendo la scuola il primo contesto in cui la possibilità di sfruttare determinati servizi andrebbe concretizzata, che il 73% dei nuclei familiari (e il 75% delle Pmi) affermino di non utilizzare internet perché è inutile.
Confindustria: Italia disconnessa

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