I capi d’imputazione: in qualche caso aver guardato la televisione sudcoreana , in altri diffusione di materiale pornografico, prostituzione, ma anche i l possesso di una Bibbia. Per questo ottanta nordcoreani sarebbero stati giustiziati il 3 novembre in sette località della Corea del Nord . La notizia è stata data da Joong Ang Ilbo, un giornale conservatore di Seul. E non è verificabile. Il quotidiano cita informazioni raccolte tra i fuggiaschi nordcoreani. Sono mesi che circolano voci e rapporti su esecuzioni di gruppo a Nord del 38° parallelo, in quello che viene chiamato il Regno Eremita dominato da Kim Jong-un, dittatore, figlio e nipote di dittatori. Secondo queste voci l’esecuzione degli ottanta condannati è avvenuta in pubblico: nella città orientale di Wonsan le autorità hanno radunato 10mila spettatori allo stadio per la fucilazione di un gruppo di otto uomini e donne, avvenuta a raffiche di mitragliatrice. La legge nordcoreana prevede la pena di morte per cospirazione contro il governo, alto tradimento e terrorismo. Ma spesso si viene uccisi per crimini minori come la propaganda religiosa o l’uso di telefoni cellulari.
Corea del Nord: condanna a morte per aver guardato la tv del Sud

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