Il clima condiziona l’agricoltura italiana, ma cresce il biologico. Sempre più diffuse le rinnovabili, ma girano ancora più auto della media europea
La produzione dell’agricoltura in Italia nel 2023 ha registrato un -2,5% a causa delle anomalie climatiche e dei disastri che hanno determinato. Lo dice la relazione degli Stati generali della green economy in occasione della fiera Ecomondo che si è svolta a Rimini, che offre anche una notizia positiva in merito all’agricoltura italiana, che vede aumentare ancora le superfici coltivate con metodo biologico: +4,5% nel 2023; +86,5% negli ultimi 10 anni.
La Sicilia è la regione con la maggiore estensione in valore assoluto (413.202 ettari, +6,7% rispetto al 2022), prima di Puglia e Toscana. In Italia le coltivazioni biologiche corrispondono al 19,8% della superficie agricola utilizzata (Sau) totale e danno lavoro complessivamente a 94.441 persone (+1,8% rispetto al 2022). L’Italia si conferma leader in Europa per numero di Dop, Igp, Stg (326 prodotti e 527 vini): il 27,1% del totale europeo.
Dall’agricoltura all’energia, sempre secondo la relazione degli Stati generali della green economy nel primo semestre del 2024 la potenza rinnovabile installata in Italia è aumentata di 3.691 MW (+41% rispetto allo stesso periodo del 2023). Buone notizie anche in fatto di riciclo dei rifiuti, che vede l’Italia leader in Europa con il 72%. L’Italia è inoltre prima per produttività delle risorse: in pratica, ogni chilo di risorsa consumata ha generato 3,6 euro di Pil, il 62% in più rispetto alla media UE.
Luci e ombre invece dal comparto automobilistico, che nel 2023 ha visto le auto elettriche al 4,2% sul totale delle vetture in circolazione e quelle ibride plug-in al 4,4%. Con 694 auto ogni 1.000 abitanti, l’Italia è il Paese europeo con più auto: per stare nella media dell’Unione (560) dovrebbero esserci 8 milioni di veicoli in meno. Nonostante questi dati peraltro, l’industria automobilistica italiana è in flessione da tempo ed è all’ottavo posto.