La Motion Pictures Association of America ha rilevato l’imporsi della Russia come secondo mercato mondiale della videopirateria, dopo la Cina, con il 90% del mercato e un giro d’affari di 901 milioni di dollari. Fra i primi dieci paesi più inclini allo sviluppo del mercato nero figurano le europee Ungheria (76%) e Polonia (65%). Nella Repubblica Ceca nel 2006 era pirata il 40% delle copie disponibili, secondo l’unità Anti-pirateria di Praga. Nel 2001 la percentuale era del 10%. A causa del proliferare di questa attività a dicembre 2005 la Universal e a ottobre 2006 la Warner Home Video hanno chiuso le loro sedi in Repubblica Ceca e Slovacchia.
Cresce in Europa il mercato nero dei film

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