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28 Novembre 2008 | Attualità

Cresce l’Europa della banda larga e si riduce il divario fra i paesi Ue

Stando ai dati del rapporto pubblicato dalla Commissione europea, in Europa la diffusione della banda larga è aumentata del 19,3% in un anno (stime effettuate da luglio 2007 a luglio 2008) per un totale di 17 milioni di linee nuove. Si fanno passi in avanti tant’è che l’Ue ha proposto lo stanziamento di un altro miliardo di euro da destinarsi alle infrastrutture per i servizi internet ad alta velocità Viviane Reding, commissario alle telecomunicazioni, ha commentato così tale proposta: “ Mi aspetto che queste misure supplementari, unite all’intenzione politica di insistere su una concorrenza effettiva e su una maggiore liberalizzazione del mercato, faranno sì che tutti gli europei potranno disporre della banda larga entro il 2010 e di servizi internet ad alta velocità per il 2015 ” Il segnale positivo è l’accorciarsi delle distanze tra i paesi: per ora il leader di diffusioni in banda larga resta la Danimarca con una penetrazione superiore del 37,2% (quindi inferiore a quella registrata nel 2007 del 34,1%), mentre in coda alla classifica troviamo la Bulgaria con il 9,5% (quindi superiore a quella registrata nel luglio 2007 del 5,7%). Qual è la situazione italiana al riguardo? Le medie Ue della crescita di diffusione a banda mobile sono del 6,9%, quindi la crescita italiana che è stimata del 10% (come anche quella di Danimarca, Grecia, Slovenia e Spagna) è da considerarsi più che positiva. Mentre la diffusione della banda larga mobile aumenta (34 milioni di abbonati in Europa che sempre più utilizzano tecnologie fisse a banda larga quali cavo, collegamento diretto in fibra ottica e reti locali senza filo), diminuisce quella della Dsl che subisce un calo del 10,9% (su un totale di 86 milioni di linee). Ad esclusione di Francia, Paesi Bassi e Regno Unito, che non  hanno comunicato i loro dati, il 74,8% delle linee europee ha una velocità minima di 2 megabyte al secondo, mentre solo il 12,8% supera i 10 Mbps, e sono ancor meno quelle che arrivano ad altissime velocità fino a 100Mpps (solo l’1,4%).

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