I francesi combattono la crisi andando al cinema e leggendo libri. Stando ai dati forniti dal Sindacato nazionale dell’editoria (Sne), le vendite di libri sono calate dello 0,5% facendo registrare incassi per 4 miliardi di euro nel 2008, pari a 384 milioni di copie (calo non grave se paragonato con la crisi dell’editoria nel settore magazine e quotidiani). Tra le altre statistiche, quelle fornire da Ipsos sono le più ottimistiche (-0,1%), mentre Gfk e Livres/Hebdo/I forniscono i dati più pessimistici (rispettivamente -1,1% e -1%). “ l libro resta un prodotto accessibile a tutte le tasche con un prezzo medio intorno agli 11 euro nel 2008 ”, dichiara un responsabile Gfk. Nello specifico, il mercato del libro è stato penalizzato nel 2008 in particolar modo da un calo di vendite di settori specifici come dizionari, guide pratiche, guide turistiche, libri di scienze umane e tecniche. Le vendite di libri scolastici sono stabili. I cosiddetti libri di piacere come opere letterarie e fumetti, registrano un andamento delle vendite in positivo. I titoli usciti prima del 2008 sono cresciuti del 24%, mentre le novità dell’anno sono diminuite del 4%. L’inizio dell’anno 2009 è cominciato sotto il buon auspicio con una crescita del 5% registrata nel mese di gennaio e del 7% nel mese di febbraio.
Crisi editoriale: i francesi non rinunciano ai libri

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