Come già era successo lo scorso febbraio per tutti gli uffici statali, il software proprietario della Microsoft sparirà anche da tutte le scuole di informatica di Cuba. Il governo cubano è impegnato in uno sforzo per formare migliaia di giovani all’uso di GNU/Linux. Dalla fine del 2005 i club di informatica ed elettronica hanno formato in tutto il Paese 3.884 giovani all’uso del software open source. Per il momento Cuba sta utilizzando Linux nel sistema doganale e negli uffici statali, ma progetta di introdurlo nei centri di istruzione superiore. Fin qui niente di mali, anzi… Le cose vanno sempre decisamente peggio quando il computer si collega a internet. Cuba è nella black list di Reporters Sans Frontières tra i 13 paesi “nemici del web”, perché solo il 2% della popolazione è in grado di connettersi alla rete. I problemi non mancano anche sul fronte della censura visto che i collegamenti sono monitorati e, grazie a software governativi, filtrati delle parole e delle pagine considerate “sovversive”
Cuba: rivolución informatica, avanti ma non troppo

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