Il brevetto per il recupero di materie prime presentato dal Laboratorio di Chimica per le Tecnologie dell’Università di Brescia riceve un importante riconoscimento da EIT – European Institute of Innovation & Technology.
Il progetto si basa sull’estrazione carbotermica a microonde a bassa energia di materie prime critiche (CRM – Critical Raw Materials) a cui è associato un alto rischio di approvvigionamento in Europa. La futura domanda di questi materiali è destinata a crescere, perché elementi fondanti della tecnologia moderna, e l’offerta è fortemente concentrata al di fuori dell’Unione Europea, in particolare in Cina, Turchia, Sud Africa e Congo. Trovare il modo per ricavarle dagli scarti apre scenari di grande interesse.
La ricerca ha mostrato ottimi risultati sul recupero del fosforo da scarti di biomasse, come ad esempio la pollina, ottenuta dal riciclaggio per trattamento industriale delle deiezioni degli allevamenti avicoli, e le ceneri dei fanghi di depurazione, dove si concentra oltre l’80% del fosforo scaricato nelle acque di rifiuto urbane.
Dalle batterie al litio esauste, invece, si possono estrarre materiali preziosi come il litio, per l’appunto, e il cobalto.
Il team del Laboratorio di Chimica per le Tecnologie di UniBs, insieme al Consorzio interuniversitario nazionale di ricerca in Scienze e Tecnologia dei Materiali e in collaborazione con l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, ha sviluppato il brevetto “Metodo di recupero di materiali da rifiuti o scarti tramite processo carbotermico migliorato”, che ha conquistato la vittoria nella competizione SusCritMOOC business idea competition on Critical Raw Materials lanciata da EIT RawMaterials.
“Siamo orgogliosi di questo risultato: si tratta di un importante riconoscimento per una tecnologia sviluppata in ambito di economia circolare – spiega Elza Bontempi, Ordinario di Fondamenti chimici delle tecnologie dell’Università degli Studi di Brescia – e testimonia l’impegno costante della nostra Università nel campo delle tematiche individuate dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), in particolare riguardo a rivoluzione green e transizione ecologica”.
di Zaira Nobile