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25 Gennaio 2008 | Innovazione

Dati Eurispes: la carta stampata resiste all’attacco di internet, per ora

La crisi della carta stampata non è ancora tra noi, ma sicuramente sta arrivando, è quanto emerso dal rapporto annuale dell’Eurispes che ha specificato che internet e la free press costituiranno la maggiore insidia per giornali e quotidiani . Il mercato mondiale della carta stampata ha un fatturato di 180 miliardi di dollari l’anno, grazie a 439 milioni di consumatori che ogni giorno acquistano un giornale. Internet invece è ancora lontano dal decollo definitivo : il mercato pubblicitario online è solo il 5% di quello complessivo, mentre carta stampata nel mondo raccoglie il 43%. Lo strumento informativo più usato dagli italiani è il tg : il 44,2% lo guarda tutti i giorni contro il 20,1% che afferma di acquistare giornalmente il quotidiano e il 15,8% che ascolta il giornale radio. Nonostante questo risultato, il 34,8% degli italiani ritiene che le informazioni veicolate dalla tv siano poco attendibili. Solo 13,5% ha citato le testate online come fonte di notizie e il 3,7% i blog. I quotidiani al contrario godono della fiducia del 75% delle persone che dicono che sono abbastanza (54,5%) o molto (10,5%) attendibili. Il 63% ha fiducia nei tg, il 50,8% si fida dei quotidiani online, il 36,2% dei blog.   La maggioranza degli italiani, il 59,1% guarda la tv da 1 a 4 ore al giorno ma la giudica molto male : il 73,7% è concorde nel  definire superficiale quanto va in onda, il 54,7% la ritiene  diseducativa e volgare. Le più critiche sono le donne.    La free press si prende sempre ma solo nel 35,7% dei casi si  legge e il 21,2% si limita a sfogliarla . E’ preferita dalla donne. Si leggono poco i libri: nel 36,9% da uno a tre libri l’anno, il 21,7% non legge proprio libri. Il 29,9% del campione Eurispes sostiene di non navigare su internet tutti i giorni, segue il 16,4% che lo fa da 1 a 2 ore; il 14,3% che lo fa per meno di un’ora al giorno; solo il 7,5% ci passa più di 4 ore al giorno. Tutti lo fanno alla ricerca di informazioni interessanti (61,2%).   E’ boom invece per la radio : nel terzo trimestre del 2007  l’ascolto totale ammonta a 38.929.000 persone, ovvero il 77,2%  della popolazione cn più di 11 anni. Il totale dell’ascolto  radiofonico nel quarto d’ora medio dalle 6 alle 24 è di 6.444.000, ovvero 1.080.000 in più rispetto allo stesso periodo  del 2004 (+20,1%). Negli ultimi dieci anni la penetrazione della  radio è aumentata dal 74,2% al 77,8%, nello stesso periodo gli  ascolti sono cresciuti del 3,2%. Al contrario la tv generalista  nella stagione 2006/2007 segna una crisi degli ascolti: la  fruizione giornaliera è calata di 10 minuti giornalieri rispetto all’anno precedente. Il bacino totale accusa un calo del 4%, se si guarda solo alle generaliste senza l’impatto positivo della pay, il calo è del 9%. Eurispes ha tenuto a sottolineare che i computer nelle scuole italiane ci sono ma vengono usati poco : in soli tre anni nel nostro paese si è passati da un rapporto di 1 computer ogni 14,2 studenti, nel 2001, a 1 computer ogni 10,9 studenti nel 2004 (la media europea è di 13 studenti ogni computer). Oltre al numero di computer nelle scuole è aumentata anche la disponibilità della connessione internet a banda larga in circa l’86% degli istituti italiani : nel 2001 i pc erano 183.623 contro i 534.454 del 2004 e il cablaggio wireless nel 2004 era presente in oltre 700 istituzioni scolastiche contro le 12 rilevate nel 2001. Il problema non è rappresentato dagli studenti, abituati a un utilizzo quotidiano delle nuove tecnologie, e neppure dalla formazione degli insegnanti (circa il 90% dei prof intervistati conosce e usa tali strumenti). Quel che manca sono incentivi a favore di quei docenti che promuovono innovazione e modelli didattici più flessibili. Fra i risultati emersi all’interno del rapporto figura anche la curiosa presenza della parola “God” in cima alla classifica dei nomi più cercati su motori di ricerca come Google e Yahoo!. il termine è secondo solo alle parole “Sex” e “Food”. Sono 11.458 le realtà ecclesiali in rete (+14,6% dal 1° dicembre 2005). In questo vasto panorama sono stati i siti delle parrocchie a farsi maggiormente sentire nel web (+16,6%): attualmente se ne contano 2.787, quasi un quarto del totale.

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