La Camera dei deputati ha appena approvato a scrutinio segreto il ddl intercettazioni e dai banchi dell’opposizione tuona la protesta. Voto a scrutinio segreto è stato chiesto dal capogruppo del Pd, ma sono stati diversi i pollici alzati fra i banchi della maggioranza per indicare l’esplicito consenso alle norme che ora l’aula di Palazzo Madama dovrà vagliare. “Libertà di informazione cancellata”, “Vergogna”, ” Oggi è morta la libertà di informazione uccisa dall’arroganza del potere” e ancora: “Pdl: protegge i delinquenti e ladri”. Sono questi gli striscioni che dai banchi dell’Italia dei valori si sono alzati, subito bloccati dal pronto intervento dei commessi mentre il presidente Gianfranco Fini dichiarava sospesa la seduta. Un “testa vuota” era volato già prima in aula, questa volta però gridato dai banchi della Lega durante l’intervento del capogruppo Idv, Massimo Donadi, che anche oggi ha usato parole ‘di fuoco’ per bocciare il disegno di legge che modifica la disciplina degli ascolti. Pienone di ministri nell’aula di Montecitorio dove per il voto è arrivato anche il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi. DICHIARAZIONI: ” Una ventina di deputati dell’opposizione ha votato il testo del governo “. Così il ministro della Giustizia, Angelino Alfano , esprime la soddisfazione per il sì dell’aula della Camera al provvedimento sulle intercettazioni. ” Chiederemo – spiega il guardasigilli – una rapida lettura del Senato. Abbiamo raggiunto dopo un anno di lavoro un punto di equilibrio tra la tutela della privacy e la riservatezza delle indagini. Non ci sarà più la possibilità – conclude – di rovinare la vita delle persone”.
Ddl intercettazioni approvato dalla Camera. Opposizione insorge

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