Alla fine ha vinto il satellite la sua battaglia contro gli incentivi di Stato per acquistare i decoder per la tv digitale terrestre. Gli aiuti erogati nel 2004/2005 secondo la Ue non sono neutri, escludono il digitale satellitare a favore del terrestre e del cavo. Inoltre hanno creato un mercato televisivo parallelo gestito da Rai, Mediaset e Telecom Italia (oltre a Fastweb per il cavo) in concorrenza sleale con quello di Sky, perché con minori costi di gestione. Una linea analoga era già stata presa dalla commissaria alla Concorrenza, Neelie Kroes, in un caso precedente nel Berlin-Brandebourg, in Germania. Ora tocca alle emittenti televisive che hanno beneficiato degli incentivi a dover rimborsare quanto ricevuto, cioè 200 milioni di euro. Sono ok, invece, i contributi concessi nel 2006 ai consumatori sardi e valdostani che dovranno passare al digitale terrestre in virtù dello switch off delle frequenze analogiche in quelle zone e che senza aiuti economici avrebbero difficoltà a far decollare la nuova tecnologia.
Decoder: la Ue boccia gli incentivi

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