Eroina per gli uni, nemica per gli altri. C’è una donna in mezzo alla disputa di questi giorni tra Parigi e Ankara . Valérie Boyer , 49 anni, deputata del partito di Sarkozy, si è svegliata nel giorno di Natale con il suo sito personale oscurato. Collegandosi alla sua pagina personale, compariva prima lo schermo nero . Poi, una nuova pagina con la bandiera turca e una serie di insulti alla parlamentare. Anche se i messaggi, in turco e in inglese, non erano firmati, Boyer ha subito accusato i nazionalisti turchi di volerla intimidire. È infatti lei la relatrice della legge che rende reato la negazione del genocidio armeno , approvata dall’Assemblea nazionale giovedì scorso, e che ha scatenato un’immediata reazione da parte della Turchia: interrotti tutti i rapporti militari e diplomatici, l’ambasciatore turco a Parigi è stato richiamato. “ Sono scandalizzata ”, ha risposto Valérie Boyer, commentando i messaggi ricevuti. Non ha caso Boyer proviene da Marsiglia dove vive una numerosa comunità armena. Da ieri il suo sito è bloccato. Sulla sua casella di posta sono arrivati anche messaggi minatori. La parlamentare ha sporto denuncia contro ignoti. Seguiteci su Twitter @QuoMediaNews
Deputata francese difende gli armeni, hacker in azione

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