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17 Novembre 2023 | Attualità, Innovazione

Dieci talenti vincono il Premio giovani ricercatrici e ricercatori 2023

I premiati si sono distinti tra oltre 500 candidature. Attualità e innovazione caratterizzano i progetti nelle diverse categorie, dall’agricoltura alla biodiversità, dalla cybersecurity all’energia.

Dieci giovani ricercatrici e ricercatori sono stati premiati in occasione della terza edizione del Premio organizzato dal Gruppo 2003 presso il Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) a Roma. Rivolto a giovani ricercatori con meno di sette anni di attività dalla fine del dottorato, il bando ha ricevuto ben 543 candidature (+46% rispetto all’edizione precedente), con una prevalenza femminile (286 rispetto a 257). In palio un diploma e tremila euro. Ma soprattutto la soddisfazione di veder valorizzato il proprio progetto da dieci commissioni, costituite in prevalenza dai membri del Gruppo 2003, tutti scienziati con un numero di citazioni che li pongono ai vertici della ricerca nazionale e mondiale. 

Ricercatori e progetti premiati: agricoltura, alimentazione, astrofisica e spazio

Le nuove speranze della ricerca italiana, che con un loro lavoro scientifico pubblicato su riviste prestigiose si sono aggiudicati il premio nelle diverse categorie, sono: Leonardo Caproni (Centro di Scienze delle Piante, Scuola Superiore Sant’Anna, Pisa ) per l’ambito Agricoltura. con uno studio di agro-biodiversità per selezionare le varietà autoctone di orzo etiope più adattabili alle variazioni climatiche. Una soluzione in grado di garantire la resilienza delle coltivazioni e la sicurezza alimentare.

Monica Dinu (Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica, Università degli Studi di Firenze) è la vincitrice della categoria Alimentazione con una ricerca molto innovativa che ha confrontato gli effetti di una dieta vegetariana, rispetto ad una dieta mediterranea isocalorica, sui parametri di funzionalità renale. Manuela Bischetti (Università degli Studi di Trieste), invece, ha vinto il premio Astrofisica e Spazio. Lo studio di grande impatto, sia nell’ambito della cosmologia sia nell’astrofisica delle alte energie, è dedicato alla crescita dei buchi neri supermassivi nei primi miliardi di anni dell’universo.

Borsa di studio Asi e premi biodiversità e clima

Una borsa di studio, messa a disposizione da ASI (Agenzia Spaziale Italiana) è stata assegnata a Federica Angeletti (Università di Roma La Sapienza) per un progetto che affronta il problema del controllo delle vibrazioni strutturali degli spacecraft con soluzioni tecnologiche disponibili e affidabili. Il riconoscimento sulla Biodiversità è andato a Martino Adamo (Università degli Studi di Torino) per aver messo in luce con la sua ricerca un rilevante bias estetico nello studio della biodiversità delle piante. Mentre Katinka Bellomo (Politecnico di Torino) ha vinto per la categoria Clima, con un utile contributo alla comprensione di come il clima in Europa cambierà nei prossimi decenni per effetto dell’indebolimento della corrente della Atlantic Meridional Overturning Circulation (AMOC).

Le altre categorie: dalla cybersecurity alla salute

Il premio di Cybersecurity è stato consegnato nelle mani di Matteo Busi (Università Cà  Foscari Venezia). Il suo lavoro presenta una metodologia per estendere in modo sicuro le funzionalità di un microprocessore in modo da garantire la sicurezza degli utenti e delle applicazioni. A Salvatore Valastro (Istituto per la microelettronica e microsistemi – CNR-IMM), il premio Energia con una pubblicazione che presenta una soluzione innovativa per eliminare il rischio di tossicità da piombo per le celle a perovskite, potenziale valida alternativa alle attuali celle al silicio. Vittorio Bianco (Istituto di Scienze Applicate e Sistemi Intelligenti “Eduardo Caianiello” – CNR-ISASI) si è distinto nell’ambito Intelligenza artificiale, Big Data e High Performance Computing. Il suo studio presenta un promettente approccio nel monitoraggio e nella classificazione delle microplastiche, uno dei problemi ambientali più urgenti dei nostri tempi.

Paola Albanese (Università degli Studi di Siena, Dipartimento di Biotecnologie, Chimica e Farmacia) il premio della categoria Nuovi materiali per una ricerca che si inserisce nella ambiziosa tematica della progettazione e realizzazione di protocelle artificiali autonome dal punto di vista energetico. Infine, per la categoria Salute, la più partecipata con circa 200 candidature, la vincitrice è Simona Francia (Istituto Italiano di Tecnologia-Genova). La giovane ricercatrice propone una nuova tecnologia di retina artificiale liquida costituita da una sospensione di nanoparticelle polimeriche di natura fotovoltaica.

Soddisfazione dagli organizzatori del Premio

Alla presenza della presidente del CNR Maria Chiara Carrozza, della presidente del Gruppo 2003 Maria Pia Abbracchio, delle giurie e degli sponsor sono state assegnate inoltre delle menzioni speciali ad altri giovani ricercatori.

Siamo molto soddisfatti del gran numero di domande ricevute, che testimonia come la passione dei giovani per la ricerca scientifica sia più viva che mai, e anche dell’elevata qualità delle proposte, che ha spesso messo in difficoltà le Commissioni”, commenta la presidente del Gruppo 2003 Maria Pia Abbracchio.”Desidero ringraziare i ricercatori e le ricercatrici del Paese che hanno risposto con così grande entusiasmo al bando e gli sponsor illuminati che ci hanno permesso di istituire questa terza edizione del Premio, valorizzando in questo modo l’impegno e la creatività dei nostri giovani. Un ringraziamento particolare alla segreteria organizzativa del Gppo e alle commissioni giudicatrici, che hanno operato con grande imparzialità e dedizione, cercando di premiare il rigore metodologico, l’innovatività e l’originalità dei lavori scientifici presentati”.

La presidente del CNR Maria Chiara Carrozza ha aggiunto: “I tanti giovani che hanno aderito a questa iniziativa sono un vero e proprio orgoglio per il nostro Paese. Nei progetti presentati – i dieci vincitori ma anche molti altri – emergono non solo le competenze e il livello di eccellenza della nostra comunità scientifica, ma anche entusiasmo, passione, visione: elementi che ci portano a immaginare un futuro in cui la conoscenza e la ricerca potranno significativamente migliorare la qualità della vita e dell’ambiente in cui viviamo”.

La premiazione si è conclusa con una lezione di Peter Bauer su “Destination Earth”, la flagship europea sulla nuova frontiera della “previsione climatica”.

Per maggioiri informazioni: https://www.scienzainrete.it/premio2023

Di Valentina Colombo

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