Condannato a otto mesi senza condizionale Giorgio Mulé, direttore di Panorama , per aver diffamato il procuratore di Palermo Francesco Messineo . Dopo la condanna a un anno e due mesi di Alessandro Sallusti, un altro direttore che rischia il carcere ripropone il tema di una riforma del reato di diffamazione a mezzo stampa. Come nel caso del direttore del Giornale (diffamò un giudice torinese, ottenne la grazia dal Quirinale), anche per Mulé la condanna è per aver diffamato un magistrato. Il direttore risponde di omesso controllo , mentre il giornalista autore dell’articolo dal titolo Ridateci Caselli, Andrea Marcenaro, è stato condannato a un anno per diffamazione. La sentenza è di primo grado , quindi, prima che la pena diventi definitiva dovrà superare il vaglio della Corte d’Appello di Milano e della Cassazione. Preoccupati per la condanna dei colleghi, i fiduciari di Panorama si sono appellati alla Federazione Nazionale della Stampa ” per una presa di posizione chiara in difesa della libertà di stampa sempre più minacciata dai poteri forti” . E la Fnsi s’è fatta subito sentire, definendo la sentenza ingiusta e grave.
Diffamazione, ancora condanne per i giornalisti

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