“Lunedì o martedì sarò a Roma per discutere l’opportunità delle mie dimissioni ”. Taglia corto il senatore Giuseppe Vacciano su Facebook . “Se si cercano i colpevoli di alto tradimento ai princìpi del M5S, ecco, uno l’avete trovato. Io ho votato Grasso ”. La lacerazione nel Movimento 5 Stelle è aperta . Dopo l’ordine arrivato da Beppe Grillo la situazione si sta complicando. E forse era prevedibile di fronte alle responsabilità vere dei parlamentari 5 Stelle delle proprie azioni nei confronti del Paese. Francesco Campanella, altro senatore, uno dei sei siciliani che ha votato Grasso, sempre in rete ieri ha replicato così a chi lo chiamava traditore : “Sì, ho votato Grasso, e con me altri. Perché la distanza con Schifani è enorme. Ma sia chiaro: non abbiamo firmato alcuna apertura di credito al Pd”. “Che sia chiaro – si sfoga sempre via Facebook il senatore 5 Stelle Francesco Molinari – non daremo nessuna fiducia e non faremo accordi con nessuno” . Lo stesso senatore che poco prima aveva scritto direttamente a Grillo sulla sua pagina: “Mi sento di dirgli di stare sereno, non ci sono traditori. Il M5S al Senato è unito: nessuna alleanza e nessuna fiducia. Solo un consiglio a chi ha scritto il post (riferendosi al “ fuori i traditori ” di Grillo). Studiare le differenze tra cariche istituzionali e ruoli politici non farebbe male. Meno reazioni isteriche e più fiducia ”.
Dissenso tra i grillini dopo il voto a Grasso, tutta via Facebook

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